Video Forensics: tecniche, strumenti e best practices per l’analisi e l’utilizzo delle prove video nelle indagini forensi
Analisi delle prove video: gli strumenti, le tecniche e le best practices per l’uso corretto delle tecnologie digitali.
Se stai muovendo i primi passi nella video forensics o sei un avvocato sai già quanto sia cruciale condurre un’indagine forense sui video accurata e ben pianificata. Ma quali sono i segreti per ottenere risultati affidabili e supportati da prove solide?
Avevamo già dedicato un precedente articolo a questo tema, in particolare parlando dei sistemi di videosorveglianza e di cosa prevede la normativa nazionale (leggilo qui). Dedichiamo questo approfondimento alla video forensics.
In pratica nell’articolo approfondiremo la procedura standard alla base di una buona indagine di video forensics, secondo le best practice di settore. Ovvero:
- concentrarsi sulla fase di recupero dei file video e sul salvataggio del maggior numero possibile di fotogrammi attraverso l’elaborazione del video;
- dedicare il giusto tempo all’analisi scientifica dei video, seguendo sempre la catena di custodia;
- preparare un report rigoroso ed oggettivo dell’attività tecnica posta in essere; il report deve evidenziare i risultati e le conclusioni in modo chiaro e inequivocabile;
APPROFONDIMENTO DELLE SINGOLE FASI
Concentrarsi sul recupero dei file video
La mancanza di integrità dei video forensi è oggi un problema diffuso nella maggior parte dei casi di indagine. Molto spesso, come investigatori, ci ritroviamo con file video incompleti che impediscono un’analisi forense accurata ed affidabile. Per evitare questo problema, è importante assicurarsi che i video da analizzare siano originali ed integri e ciò sin dall’inizio delle nostra attività.
Diversi sono i problemi e gli errori che possono inficiare una buona analisi forense. Vediamo quali sono.
- La perdita di dati nei dispositivi di registrazione
Ci sono diverse ragioni che possono causare la perdita di dati, come l’acqua, il fuoco, la cancellazione accidentale, il malware, il guasto hardware e i settori danneggiati. La maggior parte di queste cause sono dovute ad errori umani o problemi hardware, ma possono essere risolti con l’esperienza e con l’ausilio di idonea strumentazione.
- Utilizzo di software di recupero dati per ripristinare i file video
Anche se il danno ai dispositivi di registrazione rende meno probabile il recupero dei dati, esistono software di recupero dati che possono aiutare. È importante utilizzare software affidabili come quelli forniti da professionisti della sicurezza informatica, poiché le opzioni gratuite disponibili in rete non sono il massimo dell’affidabilità.
- Risolvere i problemi delle unità DVR e CCTV
Le telecamere di sorveglianza come i DVR e le CCTV sono molto diffuse per garantire la sicurezza pubblica; qualche volta capita che i file video siano cancellati, danneggiati. In questi casi, è meglio non provare a risolvere i problemi da soli, ma individuare le giuste soluzioni proposte da fornitori di tecnologie dedicate.
Recuperare il maggior numero di frame disponibili attraverso l’elaborazione video
Migliora la qualità dei tuoi video e recupera più fotogrammi utilizzando tecniche di miglioramento video. Secondo uno studio di Science Direct del 2021 sulla video forensics, la qualità del video rappresenta il fattore principale che influisce sull’analisi del contenuto video, in particolare per la bassa risoluzione, che rende difficile l’identificazione di piccoli dettagli.
Anche le tecniche più avanzate, come il riconoscimento facciale, non sono sempre applicabili per identificare oggetti in condizioni estreme.
La scarsa illuminazione, la lunga distanza, l’angolo di registrazione improprio e le condizioni estreme di registrazione, come forti temporali e altri eventi climatici, rappresentano ostacoli insormontabili. Tuttavia, alcune tecniche possono aiutare a superare questi ostacoli:
- Miglioramento dei contenuti sfocati per renderli più nitidi
Per i contenuti sfocati, è possibile regolare il contrasto di ogni fotogramma per ottenere la massima nitidezza possibile, senza compromettere i dettagli reali.
- Miglioramento del contenuto video instabile
Le telecamere di sorveglianza e digitali non sempre riescono a catturare informazioni ideali, a causa di fattori come vibrazioni o cattive condizioni meteorologiche. Tuttavia, è possibile utilizzare algoritmi e filtri sofisticati per ripristinare il contenuto originale.
- Riduzione della velocità della variazione
Spesso, anche una piccola variazione può rivelare un importante indizio. Per questo motivo, è importante rallentare la riproduzione del video per poter cogliere i dettagli importanti.
- Zoom sui dettagli
Lo zoom è una delle tecniche più comuni nella video forensics, ma per ottenere i risultati desiderati, è necessario utilizzare algoritmi sofisticati per aumentare la risoluzione del video.
- Regolazione delle luminosità
Quando non è possibile ottenere un video più nitido, è possibile regolare la luminosità per migliorare la visibilità del contenuto.
Alcuni settaggi per provare a migliorare la luminosità sono:
- Bilanciamento del bianco
- Sovrapposizioni di luce
- Sovraesposizione
- Mappatura dei toni
- Identificazione intelligente degli oggetti
Con l’avvento di tecnologie emergenti come il riconoscimento facciale, la rilevazione del movimento e l’identificazione di oggetti, gran parte del lavoro può essere elaborato da strumenti di supporto video forense di grado professionale. Mai come oggi è relativamente semplice identificare in modo intelligente automaticamente un’auto, un’arma, una droga o una persona e calcolare la possibile variazione di un oggetto identificato in base alla direzione di movimento e alla traiettoria.
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Analisi scientifica e deduzione dei video forensi
Sebbene si dica che “un’immagine vale più di mille parole”, la realtà è che anche i file video più preziosi non riflettono sempre ogni dettaglio e indizio in modo diretto, a meno che non si sappia come decodificarli scientificamente.
È fuori discussione che in questi file video si nasconda una vasta quantità di informazioni. Bisogna però dotarsi di un pensiero analitico per poterle elaborare.
Ecco alcuni consigli pratici:
Assicurarsi che le registrazioni audio e video siano legittime, in caso di controversie e inammissibilità in tribunale.
Qualsiasi ripresa video manomessa o illegale non è ammissibile in tribunale. Pertanto, è importante prendere precauzioni essenziali prima di iniziare il processo di analisi.
Provare i metodi possibili per identificare un oggetto.
Il riconoscimento facciale nei video forensi è stato in costante sviluppo negli ultimi anni. Tramite il confronto dell’aspetto di un sospetto con quello del database, c’è una grande possibilità di determinare se si tratta della stessa persona.
Anche se gli oggetti confrontati non sono persone, la tecnologia è in grado di confrontare gli oggetti scansionati con proporzioni simili, aiutando a determinare l’esito finale.
Ottieni il maggior numero possibile di informazioni dagli oggetti in movimento.
Quando si analizza un oggetto in movimento, è importante acquisire il maggior numero possibile di informazioni poiché queste forniranno maggiori indizi per la conclusione dell’indagine.
Prendiamo ad esempio un tipico incidente di “hit and run” (collisione tra veicoli e fuga del sospetto) e vediamo a cosa dobbiamo prestare attenzione:
- Targa dell’auto
È comune indirizzare immediatamente l’attenzione sulla targa dell’auto, così da avere una possibilità di collegarla alle informazioni dell’identità del proprietario.
Tuttavia, quando il numero della targa è poco chiaro e sfocato, è necessario prendere in considerazione le tecniche di miglioramento video che abbiamo menzionato in precedenza.
- Direzione di fuga, percorso e velocità
Anche se dedurre manualmente il possibile percorso di fuga insieme alla direzione e alla velocità stimata del veicolo sospetto è difficilmente realizzabile per gli esseri umani, non è così irrealistico per la tecnologia attuale.
Se si è verificato un reato
Non vogliamo lasciar scappare nessun criminale, ma allo stesso tempo, nessuno innocente merita di essere processato.
È sempre importante notare che quando l’unica prova video disponibile è sfocata e poco chiara, risultando in una scarsa visibilità per identificare veramente una persona o un oggetto, meglio non prenderla in considerazione, neanche per ulteriori analisi.
La regola aurea quindi è che, a meno che le tecniche e le pratiche di miglioramento disponibili non ti aiutino a trarre una conclusione affidabile, sono elementi degni di nota.
La data, l’ora e la posizione esatta del reato
In tutti i tipi di riprese video, incluse quelle digitali e di sorveglianza, il timestamp è uno degli elementi più importanti da esaminare attentamente.
Esso dà indicazioni in termini di data ed orario, consentendo di concatenare ogni pezzo in un certo ordine in modo che le cose siano più organizzate e razionali. Nel frattempo, combinando la testimonianza e la tua osservazione, è più probabile che emerga una pista più significativa.
Inoltre, quando si tratta di riprese video digitali, ad esempio quelle girate con uno smartphone, la presenza di metadato danno informazioni ancora più preziose per definire un quadro più completo: longitudine e latitudine (GPS), il modello della fotocamera, la data di caricamento e così via.
Attenersi scrupolosamente alla catena di custodia
Seguire la catena di custodia quando si consegnano le prove video è uno dei concetti e delle discipline più importanti e fondamentali della digital forensics, e dovrebbe essere una convinzione costante e ciò in particolare l’ammissibilità in giudizio delle evidenze.
Ecco alcuni consigli pratici:
- Mai manipolare o utilizzare direttamente i file originali.
- Documentare tutte le prove digitali in visuali attraverso foto e screenshot.
- Registrare e organizzare tutti i file in ordine cronologica di raccolta/acquisizione
- Utilizzare software specialistici per verificare integrità e genuinità dei video
In conclusione è fondamentale assicurarsi che tutte le tue prove presentate siano dimostrative, testimoniali, documentali e reali, in modo che il tuo rapporto sia ammissibile.
Redigere il report in modo rigoroso ed oggettivo
Per preparare in modo rigoroso e obiettivo un report di Video Forensics basato su evidenze oggettivo spesso è utile – quando non necessaria – una attività di coordinamento tra più esperti, al termine della quale viere reso un quadro chiaro e comprensibile dell’evento effettivo.
Solo garantendo l’ammissibilità, l’affidabilità e la piena comprensione delle prove presentate, si possono poi trarre le conclusioni obiettive del caso.
E’ necessario considerare attentamente ogni pezzo del report ed ogni relativa conclusione deve essere basata sui fatti, evitando deduzioni intuitive o congetture.
Dovrebbe essere ora chiaro che redigere un buon report di Video Forensics richiede un alto livello di competenza e serietà per soddisfare non solo diverse figure professionali provenienti da diverse sfere, ma anche per rispettare i principi giudiziari al fine di procedere con successo con il processo.
Ecco alcuni must:
– Gestire le prove in modo forense e attenersi scrupolosamente alla catena di custodia
– Organizzare ed etichettare le prove video in base alla loro rilevanza e al tempo di raccolta
– Consentire l’accesso alle prove a tutti coloro che partecipano alla procedura
– Preparare correttamente il report
La video forensics è una materia molto fluida soprattutto per il rapido sviluppo di nuove tecnologie applicabili; pertanto è necessario un continuo aggiornamento sulle tecniche ed i software disponibili. Questo approfondimento vuole essere solo uno stimolo alla formazione e miglioramento continuo.
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Foto di Sanjeev Nagaraj su Unsplash