I sistemi di videosorveglianza ed il contesto normativo di cui tener conto

Trattiamo di seguito ll tema de i sistemi di videosorveglianza ed il contesto normativo di cui tener conto. Una sintetica overview degli aspetti da considerare quando si ha a che fare per fini forensi con video.

Chi si occupa professionalmente di Digital Forensics sempre più frequentemente  si trova ad aver a che fare, nella pratica quotidiana, con dati acquisiti da telecamere di sorveglianza.

Con la diffusione degli impianti di video sorveglianza negli ultimi anni – come la cronaca dimostra – si fa sempre più ricorso all’utilizzo di dati costituiti da immagini o video come rilevanti mezzo di prova sia nel processo penale che in quello civile.

Tali immagini o video acquisiti rientrano a pieno titolo nel concetto di dati digitali e per questo per il loro corretto trattamento ai fini forensi vale il riferimento alle linee guida fissate dagli standard internazionali e dalla normativa vigente.

E’ importante però fare alcune considerazioni ulteriori visto la peculiarità dell’acquisizione: ci si muove infatti in un ambito in cui le immagini di videosorveglianza di interesse sono nella disponibilità di terzi, privati o enti pubblici, che nulla hanno a che fare con il contesto forense.

Per questa ragione in via preliminare è necessario tenere conto delle normative connesse a vario titolo con l’approccio forense alla videosorveglianza.

 

I sistemi di videosorveglianza ed il contesto normativo di cui tener conto

Le fonti documentali da tenere sicuramente ben presenti sono le seguenti:

Vi sono poi una serie di norme tecniche come quelle stilate dal CEI (Comitato Elettrotecnico Italiano). Ad esempio la pubblicazione CEI EN 62676-41 che fornisce requisiti e raccomandazioni per la scelta, progettazione, installazione, messa in servizio e manutenzione di sistemi di videosorveglianza per applicazioni di sicurezza.

Nel caso poi di impiego di telecamere nei luoghi di lavoro bisogna far riferimento naturalmente allo Statuto dei Lavoratori (Legge 20 Maggio 1970 nr.300), in particolare l’art.4.

Nei casi di videoriprese che attengono a luoghi privati bisogna poi sempre prestare molta attenzione, considerato il concreto rischio della possibile violazione dell’art. 615 bis CP (interferenze illecite nella vita privata)-

A tale proposito, quindi, è necessario tenere bene in considerazione che le immagini registrate che interferiscono con il luogo di privata dimora altrui devono essere acquisite con le necessarie autorizzazioni; in caso contrario esse non solo rappresentano una prova illecita, ma sono da considerarsi lesive del principio dell’inviolabilità del domicilio sancito dall’art. 14 della Costituzione.

Per consulenza e consulti gratuiti, contattaci. 

    (Potrai cancellarli o chiederne una copia facendo esplicita richiesta a info@acquisizioneprovedigitali.it)(richiesto)

    Contatto commerciale Desideri essere contattato da un nostro consulente? Sì, desidero essere contattato da un vostro consulente. (richiesto)

    (facoltativo)