I Reati Informatici: la frode informatica

Gli elementi caratteristici del reato di frode informatica e come non confonderlo con il reato di truffa. Consigli utili per difendersi per esempio dal “Phishing” anche con l’ausilio di esperti di Digital Forensics. 

Benvenuti a questo approfondimento della serie dedicata ai reati informatici. In questo articolo tratteremo un altro tipo di reato informatico molto diffuso: la frode informatica. Questo reato consiste nell’utilizzo di mezzi informatici per commettere una frode ai danni di una o più vittime.

Art. 640 ter (Frode Informatica: definizione del reato

La frode informatica si configura quando un individuo utilizza mezzi informatici per commettere una frode ai danni di un’altra persona o di un’organizzazione.

Il reato si consuma quando la vittima, ingannata dall’autore della frode, compie un’azione che le causa un danno patrimoniale.

L’elemento oggettivo del reato consiste quindi nell’aver utilizzato mezzi informatici per commettere la frode, mentre l’elemento soggettivo è rappresentato dall’intenzione di ingannare la vittima al fine di ottenere un guadagno illegale.

Il Phishing informatico

Il phishing informatico è una delle modalità più utilizzate per commettere frodi informatiche.

In pratica, i criminali informatici inviano e-mail o messaggi di testo fraudolenti che sembrano provenire da organizzazioni affidabili, come banche, società di carte di credito o di servizi di pagamento online. Questi messaggi di solito contengono un link a un sito web falso, che imita il sito web legittimo dell’organizzazione. Il sito web falso è progettato per raccogliere le informazioni personali dell’utente, spesso attraverso moduli falsi o pagine di login contraffatte.

Per proteggersi dal phishing informatico, è importante adottare alcune misure di sicurezza, come ad esempio:

  1. Non cliccare su link o allegati in e-mail o messaggi di testo sospetti o non richiesti.
  2. Verificare attentamente la fonte dell’email o del messaggio di testo, controllando l’indirizzo del mittente e il contenuto del messaggio.
  3. Non fornire mai informazioni personali sensibili, come nome utente, password, dati di accesso bancario o informazioni sulla carta di credito, a siti web sospetti o non verificati.
  4. Utilizzare strumenti di sicurezza informatica come antivirus, firewall e software anti-spyware.
  5. Mantenere il proprio sistema operativo e software aggiornati per proteggere da eventuali vulnerabilità che possono essere sfruttate dai criminali informatici.
  6. Informare immediatamente le organizzazioni colpite in caso di sospetto di attacco di phishing.
  7. Formare e sensibilizzare gli utenti sull’importanza della sicurezza informatica e sui rischi connessi all’apertura di messaggi sospetti o link incustoditi.

Inoltre, è sempre importante prestare attenzione ai segnali di phishing informatico, come ad esempio la richiesta di informazioni personali sensibili o l’urgenza di agire immediatamente, e agire di conseguenza, verificando sempre l’affidabilità dell’organizzazione che richiede le informazioni o che invia il messaggio.

L’art. 640 ter- la frode informatica in dettaglio

Nel dettaglio il reato di cui all’art. 640 ter del Codice Penale – la frode informatica  – punisce chiunque, alterando in qualsiasi modo il funzionamento di un sistema informatico o telematico o intervenendo senza diritto con qualsiasi modalità su dati, informazioni o programmi contenuti in un sistema informatico o telematico o ad esso pertinenti, procura a sé o ad altri un ingiusto profitto con altrui danno. Il bene tutelato è dunque il regolare funzionamento dei sistemi informatici e la riservatezza dei dati contenuti al loro interno.

E’ punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa da euro 51 a euro 1.032.

La pena è della reclusione da uno a cinque anni e della multa da trecentonove (309,00) euro a Millecinquecentoquarantanove (1549,00) euro se il fatto produce un trasferimento di denaro, di valore monetario o di valuta virtuale o è commesso con abuso della qualità di operatore del sistema.

La pena è della reclusione da due a sei anni e della multa da euro 600 a euro 3.000 se il fatto è commesso con furto o indebito utilizzo dell’identità digitale in danno di uno o più soggetti.

Il delitto è punibile a querela della persona offesa, salvo che ricorra taluna delle circostanze di cui al secondo e terzo comma o la circostanza dell’aver approfittato di circostanze di persona, anche in riferimento all’età.

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Il reato di truffa e quello di frode informatica sono due reati diversi con fattispecie distinte.

Capita che i non addetti ai lavori possano fare confusione tra il reato di truffa e quello di frode informatica; pur essendo entrambi reati contro il patrimonio, la truffa e la frode informatica hanno fattispecie diverse e richiedono elementi oggettivi e soggettivi differenti per la loro configurazione.

La truffa è un reato più antico, ma ancora oggi molto attuale, che riguarda l’inganno attraverso il quale si induce la vittima a compiere un atto di disposizione patrimoniale.

La frode informatica, invece, riguarda il raggiro compiuto attraverso la manipolazione di strumenti informatici e telematici.

È importante conoscere le differenze tra questi reati per evitare di confonderli e per proteggersi adeguatamente dalle possibili conseguenze che essi comportano. Inoltre, è importante anche sapere che le forze dell’ordine e le autorità giudiziarie sono sempre più attrezzate per individuare e perseguire i responsabili di questi reati informatici.

Andando un po’ più nello specifico, a tal fine possiamo dire che la truffa è un reato contro il patrimonio che si verifica quando una persona, tramite l’uso di inganno o artificio, induce un’altra persona a compiere un atto pregiudizievole per sé stessa, causando un danno economico. Ad esempio, una persona che promette di vendere un prodotto di qualità superiore, ma in realtà vende un prodotto di scarsa qualità, commette una truffa.

D’altra parte, la frode informatica, o cyber-frode, si verifica quando una persona utilizza il computer o altri mezzi tecnologici per commettere un atto fraudolento. Questo può includere la raccolta di informazioni personali, come nomi utente e password, attraverso l’uso di tecniche come il phishing, il keylogging o il malware. In alcuni casi, gli autori di frodi informatiche possono anche usare questi dati per commettere ulteriori reati, come l’accesso non autorizzato ai sistemi informatici o il furto di identità.

Dal punto di vista giuridico, la differenza tra i due reati sta nell’elemento oggettivo e soggettivo. Nel caso della truffa, l’elemento oggettivo consiste nell’indurre la persona a compiere l’atto pregiudizievole attraverso l’inganno, mentre l’elemento soggettivo richiede che l’autore del reato abbia agito con dolo, cioè con la consapevolezza di commettere un’azione fraudolenta. Nel caso della frode informatica, l’elemento oggettivo consiste nell’utilizzo del computer o di altri mezzi tecnologici per commettere il reato, mentre l’elemento soggettivo richiede che l’autore del reato abbia agito con la consapevolezza di commettere un’azione fraudolenta.

La digital forensics, ovvero la disciplina che si occupa di recuperare, analizzare e presentare prove digitali in ambito giudiziario, è uno strumento fondamentale per individuare i responsabili di questi reati informatici. Grazie all’utilizzo di tecniche e strumenti informatici avanzati, gli esperti di digital forensics sono in grado di individuare le tracce lasciate dagli autori dei reati informatici e di ricostruire le loro attività sui sistemi informatici.

In conclusione, è importante essere sempre vigili e consapevoli degli eventuali pericoli che si nascondono dietro l’utilizzo degli strumenti informatici e telematici, e adottare le precauzioni necessarie per proteggere i propri dati e il proprio patrimonio.

In caso di sospetti o di eventuali danni subiti, è importante rivolgersi alle autorità competenti, al proprio Legale di fiducia e ad un esperto di digital forensics per individuare e perseguire i responsabili di questi reati informatici.

Se sei coinvolto in un’indagine forense o hai bisogno di consulenza sulla sicurezza informatica, il nostro studio di criminalistica forense è a disposizione per offrire assistenza professionale e specializzata.

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